Rumore di veicoli a motore e relativi rischi
Nuovo regolamento UE
È entrato in vigore il 16 giugno 2014 ma si applicherà a partire dal 1 luglio 2016 il Regolamento (UE) n. 540/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014, relativo al livello sonoro dei veicoli a motore e ai dispositivi silenziatori di sostituzione.
Il regolamento:
- modifica la direttiva 2007/46/Ce;
- abroga la direttiva 70/157/Cee, che definisce il metodo di prova per le emissioni acustiche e che mira a ridurre le emissioni sonore da tutti i nuovi tipi di autovetture, furgoni, autobus, pullman, autocarri leggeri e pesanti.
Pur trattandosi di un regolamento in difesa dell'ambiente, ne faccio qui una sintetica trattazione tenendo conto di quanto sia elevato il numero delle persone che sono interessate all'argomento in quanto lavorano quotidianamente proprio in presenza del rischio rumore provocato dai veicoli a motore* (per i quali esiste, peraltro, già un sistema generale di omologazione UE).
Si pensi ai lavoratori delle imprese di trasporto merci, in primis, ma in generale a chiunque (anche a chi, per recarsi sul luogo di lavoro, fa uso del proprio veicolo a motore o dei mezzi pubblici) trascorre gran parte, se non tutto, del proprio tempo lavorativo a contatto con le fonti di rumore da motore (i conducenti di camion e furgoni, i tassisti, i conducenti di autobus, pullman, autoambulanze…).
Secondo il regolamento, dal 1° luglio 2016 gli Stati membri dovranno "rifiutare, per quanto riguarda il livello sonoro ammissibile, di concedere l'omologazione UE a tutti quei dispositivi silenziatori di sostituzione, o loro componenti sprovvisti dei requisiti amministrativi e tecnici" definiti dallo stesso Regolamento. Inoltre, i costruttori garantiranno che i veicoli, il loro motore e i loro dispositivi di silenziamento "siano progettati, costruiti e assemblati in modo da consentire che tali veicoli, durante il normale uso, siano conformi…" ai nuovi requisiti di sicurezza da rischio rumore**.
Le misure tecniche per la riduzione delle emissioni sonore dei veicoli a motore, si legge nel testo del Regolamento Ue 540/2014, devono essere "conformi ad una serie di requisiti concorrenti, come quello di ridurre le emissioni sonore e di sostanze inquinanti e quello di migliorare la sicurezza mantenendo, al contempo, i veicoli in questione il più possibile economici ed efficienti".
Peraltro, nel tentativo di rispettare… tutti i requisiti e mantenerli in equilibrio, "l'industria automobilistica troppo spesso è giunta al limite di quanto tecnicamente realizzabile e i progettisti nel settore automobilistico sono sempre riusciti a spostare in avanti questo limite grazie all'impiego di materiali e metodi moderni e innovativi… E allora, "il diritto dell'Unione dovrebbe stabilire un quadro chiaro per l'innovazione che possa essere realizzato con una tempistica realistica….".
In questo modo il Regolamento UE 540/2014… stabilisce questo quadro… fornendo, quindi, "una spinta immediata all'innovazione che rispetti le esigenze della società, senza limitare comunque la libertà economica, vitale per l'industria".
* Il rumore del traffico è fonte di una serie consistente di danni alla salute. "Se protratto nel tempo lo stress legato al rumore può portare a un esaurimento delle riserve dell'organismo umano, interferendo con la capacità di regolazione degli organi e quindi limitandone la funzionalità. Il rumore del traffico rappresenta un potenziale fattore di rischio in relazione allo sviluppo di patologie, quali l'ipertensione e l'infarto".
** Quello del rumore è un problema dai molteplici aspetti, che ha "fonti e fattori di varia natura" che influiscono non solo sulle emissioni sonore percepite dalle persone ma anche sul loro impatto su queste ultime. "Il livello sonoro dei veicoli dipende in parte dall'ambiente in cui essi sono utilizzati, in particolare dalla qualità delle infrastrutture stradali, e pertanto è necessario un approccio più integrato". A questo scopo una direttiva (2002/49/CE) prescrive l'elaborazione periodica di mappe acustiche strategiche riguardo, tra l'altro, ai principali assi stradali.
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Fonte: quotidianosicurezza.it