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App Immuni, ora è possibile scaricarla

Con Comunicato n. 180 del 1 giugno 2020, il Ministero della Salute informa che finalmente è possibile scaricare l'app di tracciamento dei contatti, Immuni, in tutta Italia, volontariamente e gratuitamente sui propri telefoni iOS (tramite Apple Store a questo link) e Android (tramite Play Store a questo link).

"Si tratta di un innovativo supporto tecnologico che si affianca alle iniziative già messe in campo dal Governo per limitare la diffusione del virus Covid-19. E' stato sviluppato nel rispetto della normativa italiana e di quella europea sulla tutela della privacy", spiegano nella nota.

Come funziona

Dopo l'installazione, viene mostrata una breve sequenza di schermate introduttive, a cui segue l'informativa sulla privacy. Per poter andare avanti bisognerà spuntare due caselle, dichiarando così di avere almeno 14 anni e di aver letto l'informativa sulla privacy (cliccando sul link accanto si viene indirizzati alla pagina contenente la versione integrale). A questo punto basterà inserire solo pochi dati, ovvero la regione e la provincia in cui si vive.

Immuni associa ad ogni telefono un codice generato in modo casuale, che non contiene informazioni sul dispositivo e che cambia diverse volte nell'arco della giornata per tutelare al meglio la privacy degli utenti. L'app registra i contatti con gli altri utenti usando il Bluetooth: scambiando cioè i codici temporanei casuali tra i dispositivi. Lo scambio è bidirezionale: ogni smartphone invia il proprio codice e riceve i codici degli smartphone nelle vicinanze, salvandoli nella propria memoria interna.

Per consentire questo meccanismo bisogna abilitare le notifiche, accettare dunque la raccolta dei codici identificativi, che conservano informazioni sulla data, la durata e la potenza del segnale: dati necessari per determinare se il contatto è stato sufficientemente lungo e prolungato per esporre al potenziale contagio, e se è avvenuto in un momento in cui la persona risultata positiva era contagiosa.

Va da sé che si auspica un'ampia cooperazione. Chi è risultato positivo al virus può caricare su un server i codici casuali che il proprio dispositivo ha trasmesso nei giorni precedenti, in modo da renderli disponibili agli altri utenti.

Nel caso in cui all'utente venisse segnalato di essere stato esposto a un potenziale contagio, questi riceverà le istruzioni su come comportarsi, basate sulle raccomandazioni del ministero della Salute.

Comincia la sperimentazione in Puglia, Abruzzo, Marche e Liguria, il che vuol dire che il sistema di notifiche sarà attivo in queste regioni e Immuni potrà raccogliere dati. Successivamente l'applicazione sarà effettivamente operativa in tutta Italia.

Tutela della privacy

I dati raccolti saranno conservati sui singoli dispositivi e non su un server centrale. Il sistema non traccerà gli spostamenti ma solo i contatti di prossimità tra smartphone e le informazioni potranno essere condivise solo con l'autorizzazione dell'utente. In pratica se dovessimo risultare positivi starà a noi decidere se consentire l'invio delle notifiche agli altri. Infine, tutti i dati raccolti e condivisi con il server centrale, gestito da Sogei, saranno cancellati entro dicembre 2020.

Ricordiamo che in Italia è in vigore la normativa in materia di privacy e trattamento dati, se non ti sei ancora adeguato richiedi una consulenza contattandoci al numero 075 9696024 o inviando un'email a gdpr@proe-voluton.it.

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