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Garante Privacy presenta la Relazione Annuale 2019

Anche quest'anno, l'Autorità Garante per la protezione dei dati personali, ha presentato la Relazione Annuale 2019, che fa il punto sullo stato di attuazione della legislazione in materia di privacy, e illustra i nuovi scenari che si aprono relativamente alla tutela dei dati personali.

Nonostante sia riferita all'anno precedente, il Presidente Soro, nel suo discorso di presentazione, non ha potuto non tenere conto del contesto emergenziale che ha caratterizzato la vita del nostro paese in questi ultimi mesi.

L'emergenza epidemiologica ha fatto emergere nuove consapevolezze e ha fatto scaturire numerose riflessioni soprattutto in merito al "nuovo rapporto" tra uomo e tecnica.

In questo senso, l'autorità è intervenuta più volte per pronunciarsi in merito a delicate questioni che si sono rese necessarie per proseguire le attività e per gestire l'emergenza stessa, come ad esempio la didattica a distanza, smartworking, servizi Inps, etc.

Il documento prende in esame le problematiche emerse alla luce del nuovo Regolamento Europeo, e affronta temi quali: la violazione dei dati, la profilazione occulta, il cyberbullismo, il telemarketing aggressivo, e le minacce informatiche come i ransomware.

Stando a quanto riportato, nel 2019 sono pervenute all'Autorità 1.443 notifiche di violazione dei dati personali, che hanno riguardato, come titolari del trattamento, soggetti pubblici (nel 27% dei casi) e soggetti privati (nel restante 73%). Di seguito le principali tipologie di violazione:

• attacchi informatici volti all'acquisizione di dati personali (quali credenziali di accesso, dati relativi a strumenti di pagamento, dati di contatto)
• accesso non autorizzato a caselle di posta elettronica (ordinaria e certificata);
• perdita o indisponibilità di dati personali causata da malware di tipo ransomware;
• smarrimento o furto di dispositivi digitali o documenti cartacei contenenti dati personali;
• comunicazione o diffusione accidentale di dati personali.

Ecco invece alcune cifre tratte sempre dalla relazione, che ben sintetizzano l'attività del Garante nell'ultimo anno:

• 232 provvedimenti collegiali adottati;
• più di 8.000 riscontri forniti a reclami e segnalazioni;
• 46 pareri in merito ad atti regolamentari e amministrativi;
• 33 quelli resi ai sensi della normativa sulla trasparenza;
• 9 comunicazioni relative a notizie di reato riguardanti inosservanza dei provvedimenti, falsità nelle dichiarazioni e accessi abusivi a sistemi informativi con 36 ordinanze-ingiunzione;
• 147 ispezioni effettuate;
• oltre 15.800 riscontri forniti a quesiti derivanti da attività di relazione con il pubblico.

Si allega l'infografica del Garante Privacy sui numeri del 2019, e la Relazione Annuale 2019.

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